Entrare nel mito - Laboratorio di Teatroterapia
Condotto da Viviana Sannino, Teatroterapeuta, Docente Artedo di Teatroterapia, Counsellor a mediazione artistica, Gyrotonic® e Gyrokinesis® trainer.
Laboratorio di Teatroterapia per adulti.
Un laboratorio diretto a persone che non hanno particolari disagi emotivi o psichici, perché l ’arteterapia fa stare meglio ed essere più consapevole anche chi sta già bene! Il mito al pari del sogno e della favola è uno strumento base per rompere il disagio della creazione e dell’improvvisazione, è la possibilità di raccontare attraverso un mediatore che mi attraversa piuttosto che essere una parte di me, che riconosco, ma non parla esplicitamente di me. Il mito è un buon modo di aiutare a mettersi in gioco, una mediazione fra mondo di dentro e azione verso l’esterno, un alleato che fornisce storie e canovacci che ciascuno possiede in quanto miti e favole. Miti e favole sono tracce che non solo offrono contenuti simbolici ed archetipici, ma presentano anche strutture non chiuse, che vengono reinventate da ogni narratore in funzione di sé, del quando e del dove.
Il mito è un testo che non si conclude mai, è una storia che ognuno racconta: pur tenendo fermi alcuni snodi chiave, ogni volta si arricchisce o si impoverisce di elementi nuovi. Attraverso il mito, l’improvvisazione e la reinterpretazione delle trame conosceremo la teoria base del metodo Teatro dell’Anima, ovvero che ogni persona ha dentro di sé quattro funzioni fondamentali che gli permettono di compiere qualsiasi azione della propria vita quotidiana: autore (colui che pensa), regista (colui che organizza una struttura da seguire), attore (colui che prende una forma), spettatore (colui che guarda nella realtà la propria creazione ed i suoi effetti). Attraverso queste quattro funzioni che ognuno di noi ha dentro di sé, mettendoci in gioco e permettendoci di vivere ognuna di esse proviamo a conoscerci meglio e migliorare la nostra comunicazione con gli altri.
Attraverso giochi di improvvisazione e di espressione corporea gli allievi scoprono nuove parti di se, familiarizzano e le includono nel loro panorama delle possibilità espressive e comunicative.